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E’ trascorso qualche mese dal primo articolo, non ho più smesso di utilizzare l’IA e
continuo a trovare molto affascinante la collaborazione tra l’intelligenza umana e quella artificiale,
tra immaginazione di un essere umano e il tentativo della macchina di risultare all’altezza
della nostra fantasia attraverso il calcolo e l’elaborazione di una quantità immensa di dati.
Midjourney, così come le altre tecnologie simili di intelligenza artificiale in campo artistico,
è uno strumento molto potente e utile per l’artista che può trarne vantaggio velocizzando e aggiungendo
varietà al proprio lavoro. Questo non significa però che l’aspirante artista possa permettersi di farsi sostituire
completamente dal lavoro automatico di una macchina pensando di poter evitare lo studio delle discipline
fondamentali dell’arte e senza allenarsi con costanza nelle tante applicazioni artistiche tra cui scegliere.
Le tecnologie cambiano nel tempo, possono migliorare o scomparire per far posto ad altro ed è quindi
meglio avere solide basi artistiche, per non rimanere spiazzato.
Ma per chi non ha avuto modo di migliorare le proprie capacità artistiche o non sente
alcuna necessità di essere un professionista dell’arte, per i non appassionati
di applicazioni artistiche/IA o per i non artisti cosa offre Midjourney?
Offre la sensazione gratificante di visualizzare sullo schermo, con poche parole digitalizzate,
la propria immaginazione; offre ore di intrattenimento grazie alla sua peculiarità ludica “vediamo che succede se scrivo così?”.
Semplicemente si offre di essere un’esperienza molto divertente!